#4 Citazioni
Dicono di lui - Il Muro raccontato
Nel romanzo "The year that changed the world: the untold story behind the fall of the Berlin Wall" di Meyers viene descritto il muro comʼera e comʼè, nella sua presenza ed assenzaingombranti allʼinterno della città di Berlino.
Ecco alcune citazioni riportate in lingua originale e tradotte:
“Over the years, stone slabs and masonry replaced the barbed wire. A second parallel wall went up, one hundred yards farther in. Houses in between were demolished, creating a no-manʼs-land that became known as the death strip.”Nel corso degli anni, lastroni di pietra e opere murarie hanno rimpiazzato il filo spinato. Fu costruito un secondo muro parallelo al primo, a cento metri di distanza da esso. Le case che si trovavano nel mezzo vennero demolite, creando una terra di nessuno che divenne nota come striscia della morte.“In Berlin, the Wall was felt everywhere, even when not in sight. It haunts the city to this day, twenty years later. Eerie remnants remain, catching one unawares: a stretch of Wall here, a watch-tower there, vacant lots where the death strip passed, a thin line of paving stones inlaid in the streets of the cityʼs center, marked with bronze plates: BERLIN MAUER: 1961–1989. In the forested parts of Berlin, away from the now trendy Mitte, or city center, you may notice a steady march of pines through stands of birch and elder. The Wallʼs scar has been replanted. Dig in the sandy soil, and you find broken pieces of its distinctive concrete. The Wall abides like a phantom limb, a void that cannot be forgotten.”A Berlino, la presenza del muro era avvertita ovunque, anche quando questo non era visibile. Ancora oggi, ventʼanni dopo, il suo spirito infesta la città. Rimangono inquietanti resti che colgono alla sprovvista : un tratto del muro qui, una torre di avvistamento là, appezzamenti di terreno vuoti dove passava la striscia della morte, una sottile fascia di pietre intarsiate nella pavimentazione delle strade del centro della città, identificate con una targa di bronzo : BERLIN MAUER: 1961–1989. Nella zone verdi di Berlino, lontane dal quartiere modaiolo Mitte, centro della città, potete notare una fila di pini in mezzo a boschetti di betulle e sambuco. La cicatrice lasciata dal muro è stata ripiantata. Scavate nel terreno sabbioso, e troverete frammenti del suo caratteristico cemento. Il muro dimora nella città come un arto fantasma, un vuoto che non può essere dimenticato.
Michael R. Meyer, “The year that changed the world: the untold story behind the fall of The Berlin Wall.”, Scribner, New York, 2009, pag. 56-58
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