#7 Un film
Good Bye, Lenin! un film
del 2003 di Wolfgang Becker. Esso
è ambientato a Berlino e ricopre un lasso temporale che va dal 1978 al 1990. La
storia è incentrata su una famiglia residente a Berlino est. Christine, madre di
Alex, attivista socialista e grande sostenitrice della DDR, entra in coma
nellʼottobre 1989. Otto mesi dopo, si risveglia. Nel frattempo il suo mondo è stato
completamente stravolto: il muro è caduto, così come la repubblica democratica
tedesca. Alex si ritrova allora a dover affrontare un enorme problema: la
madre, che ha problemi di cuore e si trova in condizioni di salute precarie,
non deve scoprire nulla del cambiamento repentino avvenuto mentre era in coma.
I figli di Christine decidono quindi di ricreare nel loro appartamento un ambiente
del tutto fedele al socialismo che aveva caratterizzato fino ad allora Berlino
est, portando con sè cimeli del regime, realizzando finti telegiornali con
notizie verosimili celebranti la DDR e nascondendo scrupolosamente il
capitalismo e la dilagante libertà che avevano iniziano a diffondersi
dallʼOvest della città.
La donna avverte
tuttavia la necessità di uscire, di vedere il mondo con i propri occhi. Per Christine
é sufficiente percorrere qualche metro per notare le enormi differenze rispetto
al passato: le persone che incontra per strada sono vestite alla moda, viaggiano
su auto di lusso, vi sono pubblicità occidentali in ogni dove. È chiaro che
qualcosa è cambiato. Alex tenta di recuperare la situazione dicendo che gli
abitanti di Berlino ovest, sentitosi oppressi dal capitalismo, avevo iniziato
paradossalmente ad emigrare nellʼest della città, portando con sè le loro
abitudini consumistiche. La donna finge di credere alla pantomima, tuttavia,
nonostante tutti gli sforzi profusi dalla famiglia per mantenerla in vita, alla
fine il suo cuore cede definitivamente.
Il film è irriverente, altamente ironico e molto fedele nel
resoconto storico degli eventi, che vengono però trattati da un punto di vista
molto particolare. Il cambiamento che colpisce Berlino Est dopo la caduta del
muro viene raccontato minuziosamente attraverso piccoli dettagli della vita
quotidiana: la comparsa dei cartelloni pubblicitari di biancheria intima e
grandi marchi occidentali come Ikea e Coca-cola, la diffusione della tv
satellitare, la scomparsa di alcuni dei cibi che erano gestiti dal regime
socialista e che diventano introvabili, il nuovo lavoro della figlia della
protagonista al Burger King.
Locandina del film ed alcuni fotogrammi
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